Una roccia può fare il broker a Wall Street? E un'ametista può sfilare come una modella? In questa puntata Giada e Lucia parlano di come pomice e ossidiana abbiano preso vita per sconvolgere decenni di ricerche sulla scienza del marketing. Se invece state pensando di concorrere per il Nobel, ma pensate di non farcela, ecco qualche consiglio per accaparrarvi un altro premio (più divertente): l'IgNobel!
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Com’era viaggiare in nave nel '700 (e anche prima fino ad allora)? Soprattutto, qual era il menù a bordo? In questa puntata Chiara e Jacopo parlano della vitaccia che facevano i pirati e i marinai di quel tempo e di come la mania per l’igiene di James Cook gli permise di scoprire una nuova terra: l’Australia. Infine, racconteranno di come un crudele esperimento di James Lind (nel diciottesimo secolo non c’era molta fantasia sui nomi) permise di scoprire la cura per lo scorbuto. La conversazione vira poi sul tecnico: Jacopo spiega cosa sia l’acido ascorbico, come si produce e perché si debba diffidare dagli alimenti “Senza conservanti”.
Quanto sono affidabili certi detti popolari su frutta e verdura? È proprio vero che una mela al giorno toglie il medico di torno? In questa puntata Jacopo e Matteo ci parlano di come troppe mele potrebbero addirittura uccidere. Tranquilli, ne servirebbero davvero tante. Dopo aver tentato il suicidio con le mele, spiegheranno che esistono dei frutti non veri ma “falsi” e come riconoscerli. Infine, Jacopo, il chimico del gruppo, racconterà cosa sia l’etilene, quali frutti (o supposti tali) lo producano e perché sia importante saperlo.
In questa puntata Andrea disputa un set a tennis contro niente meno che Roger Federer. Inutile dire che esce sconfitto dall’incontro e pure con un legamento rotto. Questo dà l’occasione a Matteo di confortare il povero Andrea spiegando che non è così strano che i legamenti delle ginocchia umane si rompano facilmente, essendo molto caricati per via della camminata in posizione eretta. Ma questa cicatrice non è l’unica lasciata dalla “incompleta” evoluzione del corpo umano: ci sono anche molti problemi con l’intestino (sì, c’entra anche la cacca), gli occhi, la testa e il metabolismo. Com’è allora che l’essere umano è diventato il dominatore della Terra?
Riusciremo ad arrestare il surriscaldamento globale in tempo? Prima che i suoi effetti devastanti diventino irreversibili? Questo ancora non lo sappiamo, ma in questa puntata Andrea e Claudia parlano di alcune strategie e tecnologie per avvicinarci all’obiettivo. In particolare, raccontano cosa sia l’economia circolare e come questo modello di sviluppo si possa applicare a certi rifiuti organici: dalle arance, per ottenere fibre tessili, agli scarti alimentari per produrre mangime proteico per pesci. Si parla poi anche della spinosa questione del biometano? In giro ci sono un sacco di organismi metanigeni affamati che gradirebbero un po’ di scarti alimentari da digerire, ma siamo sicuri che sia la strada migliore?
Cosa c’entrano l’ira funesta del Pelide Achille, un treno a vapore e un linguista di Berkeley? In realtà molto, come spiegano Claudia e Davide in questa puntata: a quanto pare il mare ai tempi di Achille (e soprattutto di Omero che ne narra le vicende) non aveva lo stesso colore di oggi. Era viola, anzi “color vino”. Sapete cosa narra la leggenda sulla cecità di Omero? Infatti forse soffriva veramente di daltonismo, ma come lui parrebbe che ne fossero affetti tutti gli antichi greci e pure altre popolazioni. Il problema della sensibilità cromatica degli antichi fu sollevato a metà Ottocento dal filologo e primo ministro britannico William Gladstone e in questa puntata si parla di tutte le folli teorie che furono avanzate per spiegare il fenomeno.
In questa puntata Davide e Giada cercano di preparare da mangiare usando il campo elettromagnetico. Prima Giada cerca di cuocere un uovo al tegamino su una carta di credito contactless, poi Davide pensa di scaldare l’acqua in una pentola scuotendola sul fornello. Insoddisfatti del risultato cercano di capire come funzioni veramente un fornello a induzione, che a quanto pare è per certi versi simile ad una doccia. Dopo aver sviscerato tutti i dettagli delle leggi fisiche che governano la cottura a induzione, Giada ci racconta qualcosa su uno dei primi studiosi dell’elettromagnetismo: Michael Faraday. Da giovane frequentò solo la scuola elementare e imparò tutto ciò che sapeva da autodidatta mentre lavorava in una rilegatura; tuttavia le sue precarie condizioni di vita non gli impedirono di descrivere uno dei fenomeni fisici più importanti per la vita contemporanea.